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Italian Bible: Proverbs

1:1 Proverbi di Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele;

1:2 perché l’uomo conosca la sapienza e l’istruzione, e intenda i detti sensati;

1:3 perché riceva istruzione circa l’assennatezza, la giustizia, l’equità, la dirittura;

1:4 per dare accorgimento ai semplici, e conoscenza e riflessione al giovane.

1:5 Il savio ascolterà, e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne ritrarrà buone direzioni

1:6 per capire i proverbi e le allegorie, le parole dei savi e i loro enigmi.

1:7 Il timore dell’Eterno è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.

1:8 Ascolta, figliuol mio, l’istruzione di tuo padre e non ricusare l’insegnamento di tua madre;

1:9 poiché saranno una corona di grazia sul tuo capo, e monili al tuo collo.

1:10 Figliuol mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, non dar loro retta.

1:11 Se dicono: "Vieni con noi; mettiamoci in agguato per uccidere; tendiamo insidie senza motivo all’innocente;

1:12 inghiottiamoli vivi, come il soggiorno de’ morti, e tutt’interi come quelli che scendon nella fossa;

1:13 noi troveremo ogni sorta di beni preziosi, empiremo le nostre case di bottino;

1:14 tu trarrai a sorte la tua parte con noi, non ci sarà fra noi tutti che una borsa sola"

1:15 figliuol mio, non t’incamminare con essi; trattieni il tuo piè lungi dal loro sentiero;

1:16 poiché i loro piedi corrono al male ed essi s’affrettano a spargere il sangue.

1:17 Si tende invano la rete dinanzi a ogni sorta d’uccelli;

1:18 ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue, e tendono insidie alla stessa loro vita.

1:19 Tal è la sorte di chiunque è avido di guadagno; esso toglie la vita a chi lo possiede.

1:20 La sapienza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze;

1:21 nei crocicchi affollati ella chiama, all’ingresso delle porte, in città, pronunzia i suoi discorsi:

1:22 "Fino a quando, o scempi, amerete la scempiaggine? fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza?

1:23 Volgetevi a udire la mia riprensione; ecco, io farò sgorgare su voi lo spirito mio, vi farò conoscere le mie parole…

1:24 Ma poiché, quand’ho chiamato avete rifiutato d’ascoltare, quand’ho steso la mano nessun vi ha badato,

1:25 anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere,

1:26 anch’io mi riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso;

1:27 quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta quando la sventura v’investirà come un uragano, e vi cadranno addosso la distretta l’angoscia.

1:28 Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno.

1:29 Poiché hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timor dell’Eterno

1:30 e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione,

1:31 si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli.

1:32 Poiché il pervertimento degli scempi li uccide, e lo sviarsi degli stolti li fa perire;

1:33 ma chi m’ascolta se ne starà al sicuro, sarà tranquillo, senza paura d’alcun male".

2:1 Figliuol mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti,

2:2 prestando orecchio alla sapienza e inclinando il cuore all’intelligenza;

2:3 sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all’intelligenza,

2:4 se la cerchi come l’argento e ti dài a scavarla come un tesoro,

2:5 Allora intenderai il timor dell’Eterno, e troverai la conoscenza di Dio.

2:6 Poiché l’Eterno dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza.

2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano integramente,

2:8 affin di proteggere i sentieri della equità e di custodire la via dei suoi fedeli.

2:9 Allora intenderai la giustizia, l’equità, la rettitudine, tutte le vie del bene.

2:10 Perché la sapienza t’entrerà nel cuore, e la scienza sarà gradevole all’anima tua;

2:11 la riflessione veglierà su te, e l’intelligenza ti proteggerà;

2:12 ti scamperà così dalla via malvagia, dalla gente che parla di cose perverse,

2:13 da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine per camminare nella via delle tenebre,

2:14 che godono a fare il male e si compiacciono delle perversità del malvagio,

2:15 che seguono sentieri storti e battono vie tortuose.

2:16 Ti scamperà dalla donna adultera, dalla infedele che usa parole melate,

2:17 che ha abbandonato il compagno della sua giovinezza e ha dimenticato il patto del suo Dio.

2:18 Poiché la sua casa pende verso la morte, e i suoi sentieri menano ai defunti.

2:19 Nessuno di quelli che vanno da lei ne ritorna, nessuno riprende i sentieri della vita.

2:20 Così camminerai per la via dei buoni, e rimarrai nei sentieri dei giusti.

2:21 Ché gli uomini retti abiteranno la terra, e quelli che sono integri vi rimarranno;

2:22 ma gli empi saranno sterminati di sulla terra e gli sleali ne saranno divelti.

3:1 Figliuol mio, non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti,

3:2 perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità.

3:3 Bontà e verità non ti abbandonino; lègatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore;

3:4 troverai così grazia e buon senno agli occhi di Dio e degli uomini.

3:5 Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento.

3:6 Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri.

3:7 Non ti stimar savio da te stesso; temi l’Eterno e ritirati dal male;

3:8 questo sarà la salute del tuo corpo, e un refrigerio alle tue ossa.

3:9 Onora l’Eterno con i tuoi beni e con le primizie d’ogni tua rendita;

3:10 i tuoi granai saran ripieni d’abbondanza e i tuoi tini traboccheranno di mosto.

3:11 Figliuol mio, non disdegnare la correzione dell’Eterno, e non ti ripugni la sua riprensione;

3:12 ché l’Eterno riprende colui ch’egli ama, come un padre il figliuolo che gradisce.

3:13 Beato l’uomo che ha trovato la sapienza, e l’uomo che ottiene l’intelligenza!

3:14 Poiché il guadagno ch’essa procura è preferibile a quel dell’argento, e il profitto che se ne trae val più dell’oro fino.

3:15 Essa è più pregevole delle perle, e quanto hai di più prezioso non l’equivale.

3:16 Lunghezza di vita è nella sua destra; ricchezza e gloria nella sua sinistra.

3:17 Le sue vie son vie dilettevoli, e tutti i suoi sentieri sono pace.

3:18 Essa è un albero di vita per quei che l’afferrano, e quei che la ritengon fermamente sono beati.

3:19 Con la sapienza l’Eterno fondò la terra, e con l’intelligenza rese stabili i cieli.

3:20 Per la sua scienza gli abissi furono aperti, e le nubi distillano la rugiada.

3:21 Figliuol mio, queste cose non si dipartano mai dagli occhi tuoi! Ritieni la saviezza e la riflessione!

3:22 Esse saranno la vita dell’anima tua e un ornamento al tuo collo.

3:23 Allora camminerai sicuro per la tua via, e il tuo piede non inciamperà.

3:24 Quando ti metterai a giacere non avrai paura; giacerai, e il sonno tuo sarà dolce.

3:25 Non avrai da temere i sùbiti spaventi, né la ruina degli empi, quando avverrà;

3:26 perché l’Eterno sarà la tua sicurezza, e preserverà il tuo piede da ogn’insidia.

3:27 Non rifiutare un benefizio a chi vi ha diritto, quand’è in tuo potere di farlo.

3:28 Non dire al tuo prossimo: "Va’ e torna" e "te lo darò domani", quand’hai di che dare.

3:29 Non macchinare il male contro il tuo prossimo, mentr’egli abita fiducioso con te.

3:30 Non intentar causa ad alcuno senza motivo, allorché non t’ha fatto alcun torto.

3:31 Non portare invidia all’uomo violento, e non scegliere alcuna delle sue vie;

3:32 poiché l’Eterno ha in abominio l’uomo perverso, ma l’amicizia sua è per gli uomini retti.

3:33 La maledizione dell’Eterno è nella casa dell’empio, ma egli benedice la dimora dei giusti.

3:34 Se schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili.

3:35 I savi erederanno la gloria, ma l’ignominia è la parte degli stolti.

4:1 Figliuoli, ascoltate l’istruzione di un padre, e state attenti a imparare il discernimento;

4:2 perché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento.

4:3 Quand’ero ancora fanciullo presso mio padre, tenero ed unico presso mia madre,

4:4 egli mi ammaestrava e mi diceva: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; osserva i miei comandamenti, e vivrai.

4:5 Acquista sapienza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca, e non te ne sviare;

4:6 non abbandonare la sapienza, ed essa ti custodirà; amala, ed essa ti proteggerà.

4:7 Il principio della sapienza è: Acquista la sapienza. Sì, a costo di quanto possiedi, acquista l’intelligenza.

4:8 Esaltala, ed essa t’innalzerà; essa ti coprirà di gloria, quando l’avrai abbracciata.

4:9 Essa ti metterà sul capo una corona di grazia, ti farà dono d’un magnifico diadema".

4:10 Ascolta, figliuol mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati.

4:11 Io ti mostro la via della sapienza, t’avvio per i sentieri della rettitudine.

4:12 Se cammini, i tuoi passi non saran raccorciati; e se corri, non inciamperai.

4:13 Afferra saldamente l’istruzione, non la lasciar andare; serbala, perch’essa è la tua vita.

4:14 Non entrare nel sentiero degli empi, e non t’inoltrare per la via de’ malvagi;

4:15 schivala, non passare per essa; allontanatene, e va’ oltre.

4:16 Poiché essi non posson dormire se non han fatto del male, e il sonno è loro tolto se non han fatto cader qualcuno.

4:17 Essi mangiano il pane dell’empietà, e bevono il vino della violenza;

4:18 ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va vie più risplendendo, finché sia giorno perfetto.

4:19 La via degli empi è come il buio; essi non scorgono ciò che li farà cadere.

4:20 Figliuol mio, sta’ attento alle mie parole, inclina l’orecchio ai miei detti;

4:21 non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore;

4:22 poiché sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo.

4:23 Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita.

4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, e allontana da te la falsità delle labbra.

4:25 Gli occhi tuoi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te.

4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate.

4:27 Non piegare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male.

5:1 Figliuol mio, sta’ attento alla mia sapienza, inclina l’orecchio alla mia intelligenza,

5:2 affinché tu conservi l’accorgimento, e le tue labbra ritengano la scienza.

5:3 Poiché le labbra dell’adultera stillano miele, e la sua bocca è più morbida dell’olio;

5:4 ma la fine cui mena è amara come l’assenzio, è acuta come una spada a due tagli.

5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi fan capo al soggiorno dei defunti.

5:6 Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va.

5:7 Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e non vi dipartite dalle parole della mia bocca.

5:8 Tieni lontana da lei la tua via, e non t’accostare alla porta della sua casa,

5:9 per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele;

5:10 perché degli stranieri non si sazino de’ tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d’altri;

5:11 perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati,

5:12 e tu non dica: "Come ho fatto a odiare la correzione, come ha potuto il cuor mio sprezzare la riprensione?

5:13 come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m’ammaestrava, e a non porger l’orecchio a chi m’insegnava?

5:14 poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo ed all’assemblea".

5:15 Bevi l’acqua della tua cisterna, l’acqua viva del tuo pozzo

5:16 Le tue fonti debbon esse spargersi al di fuori? e i tuoi rivi debbon essi scorrer per le strade?

5:17 Siano per te solo, e non per degli stranieri con te.

5:18 Sia benedetta la tua fonte, e vivi lieto con la sposa della tua gioventù.

5:19 Cerva d’amore, cavriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii del continuo rapito nell’affetto suo.

5:20 E perché, figliuol mio, t’invaghiresti d’un’estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui?

5:21 Ché le vie dell’uomo stan davanti agli occhi dell’Eterno, il quale osserva tutti i sentieri di lui.

5:22 L’empio sarà preso nelle proprie iniquità, e tenuto stretto dalle funi del suo peccato.

5:23 Egli morrà per mancanza di correzione, andrà vacillando per la grandezza della sua follia.

6:1 Figliuol mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo,

6:2 sei còlto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca.

6:3 Fa’ questo, figliuol mio; disimpegnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gettati ai suoi piedi, insisti,

6:4 non dar sonno ai tuoi occhi né sopore alle tue palpebre;

6:5 disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l’uccello di mano dell’uccellatore.

6:6 Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio!

6:7 Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;

6:8 prepara il suo cibo nell’estate, e raduna il suo mangiare durante la raccolta.

6:9 Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno?

6:10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

6:11 e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato.

6:12 L’uomo da nulla, l’uomo iniquo cammina colla falsità sulle labbra;

6:13 ammicca cogli occhi, parla coi piedi, fa segni con le dita;

6:14 ha la perversità nel cuore, macchina del male in ogni tempo, semina discordie;

6:15 perciò la sua ruina verrà ad un tratto, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.

6:16 Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio:

6:17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente,

6:18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male,

6:19 il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli.

6:20 Figliuol mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gl’insegnamenti di tua madre;

6:21 tienteli del continuo legati sul cuore e attaccati al collo.

6:22 Quando camminerai, ti guideranno; quando giacerai, veglieranno su te; quando ti risveglierai, ragioneranno teco.

6:23 Poiché il precetto è una lampada e l’insegnamento una luce, e le correzioni della disciplina son la via della vita,

6:24 per guardarti dalla donna malvagia dalle parole lusinghevoli della straniera.

6:25 Non bramare in cuor tuo la sua bellezza, e non ti lasciar prendere dalle sue palpebre;

6:26 ché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro un’anima preziosa.

6:27 Uno si metterà forse del fuoco in seno senza che i suoi abiti si brucino?

6:28 camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi?

6:29 Così è di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarrà impunito.

6:30 Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quand’ha fame;

6:31 se è còlto, restituirà anche il settuplo, darà tutti i beni della sua casa.

6:32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinar se stesso.

6:33 Troverà ferite ed ignominia, e l’obbrobrio suo non sarà mai cancellato;

6:34 ché la gelosia rende furioso il marito, il quale sarà senza pietà nel dì della vendetta;

6:35 non avrà riguardo a riscatto di sorta, e anche se tu moltiplichi i regali, non sarà soddisfatto.

7:1 Figliuol mio, ritieni le mie parole, e fa’ tesoro de’ miei comandamenti.

7:2 Osserva i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.

7:3 Legateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.

7:4 Di’ alla sapienza: "Tu sei mia sorella", e chiama l’intelligenza amica tua,

7:5 affinché ti preservino dalla donna altrui, dall’estranea che usa parole melate.

7:6 Ero alla finestra della mia casa, e dietro alla mia persiana stavo guardando,

7:7 quando vidi, tra gli sciocchi, scorsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno,

7:8 che passava per la strada, presso all’angolo dov’essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei,

7:9 al crepuscolo, sul declinar del giorno, allorché la notte si faceva nera, oscura.

7:10 Ed ecco farglisi incontro una donna in abito da meretrice e astuta di cuore,

7:11 turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa:

7:12 ora in istrada, ora per le piazze, e in agguato presso ogni canto.

7:13 Essa lo prese, lo baciò, e sfacciatamente gli disse:

7:14 "Dovevo fare un sacrifizio di azioni di grazie; oggi ho sciolto i miei voti;

7:15 perciò ti son venuta incontro per cercarti, e t’ho trovato.

7:16 Ho guarnito il mio letto di morbidi tappeti, di coperte ricamate con filo d’Egitto;

7:17 l’ho profumato di mirra, d’aloe e di cinnamomo.

7:18 Vieni inebriamoci d’amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri;

7:19 giacché il mio marito non è a casa; è andato in viaggio lontano;

7:20 ha preso seco un sacchetto di danaro, non tornerà a casa che al plenilunio".

7:21 Ella lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.

7:22 Egli le andò dietro subito, come un bove va al macello, come uno stolto è menato ai ceppi che lo castigheranno,

7:23 come un uccello s’affretta al laccio, senza sapere ch’è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato.

7:24 Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e state attenti alle parole della mia bocca.

7:25 Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie d’una tal donna; non ti sviare per i suoi sentieri;

7:26 ché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è la moltitudine di quelli che ha uccisi.

7:27 La sua casa è la via del soggiorno de’ defunti, la strada che scende ai penetrali della morte.

8:1 La sapienza non grida ella? e l’intelligenza non fa ella udire la sua voce?

8:2 Ella sta in piè al sommo dei luoghi elevati, sulla strada, ai crocicchi;

8:3 grida presso le porte, all’ingresso della città, nei viali che menano alle porte:

8:4 "Chiamo voi, o uomini principali, e la mia voce si rivolge ai figli del popolo.

8:5 Imparate, o semplici, l’accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti di cuore!

8:6 Ascoltate, perché dirò cose eccellenti, e le mie labbra s’apriranno a insegnar cose rette.

8:7 Poiché la mia bocca esprime il vero, e le mie labbra abominano l’empietà.

8:8 Tutte le parole della mia bocca son conformi a giustizia, non v’è nulla di torto o di perverso in esse.

8:9 Son tutte piane per l’uomo intelligente, e rette per quelli che han trovato la scienza.

8:10 Ricevete la mia istruzione anziché l’argento, e la scienza anziché l’oro scelto;

8:11 poiché la sapienza val più delle perle, e tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono.

8:12 Io, la sapienza, sto con l’accorgimento, e trovo la scienza della riflessione.

8:13 Il timore dell’Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l’arroganza, la via del male e la bocca perversa.

8:14 A me appartiene il consiglio e il buon successo; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza.

8:15 Per mio mezzo regnano i re, e i principi decretano ciò ch’è giusto.

8:16 Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra.

8:17 Io amo quelli che m’amano, e quelli che mi cercano mi trovano.

8:18 Con me sono ricchezze e gloria, i beni permanenti e la giustizia.

8:19 Il mio frutto e migliore dell’oro fino, e il mio prodotto val più che argento eletto.

8:20 Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell’equità,

8:21 per far eredi di beni reali quelli che m’amano, e per riempire i loro tesori.

8:22 L’Eterno mi formò al principio de’ suoi atti, prima di fare alcuna delle opere sue, ab antico.

8:23 Fui stabilita ab eterno, dal principio, prima che la terra fosse.

8:24 Fui generata quando non c’erano ancora abissi, quando ancora non c’erano sorgenti rigurgitanti d’acqua.

8:25 Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima ch’esistessero le colline,

8:26 quand’egli ancora non avea fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile.

8:27 Quand’egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell’abisso,

8:28 quando condensava le nuvole in alto, quando rafforzava le fonti dell’abisso,

8:29 quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo cenno, quando poneva i fondamenti della terra,

8:30 io ero presso di lui come un artefice, ero del continuo esuberante di gioia, mi rallegravo in ogni tempo nel suo cospetto;

8:31 mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, e trovavo la mia gioia tra i figliuoli degli uomini.

8:32 Ed ora, figliuoli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie!

8:33 Ascoltate l’istruzione, siate savi, e non la rigettate!

8:34 Beato l’uomo che m’ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa!

8:35 Poiché chi mi trova trova la vita, e ottiene favore dall’Eterno.

8:36 Ma chi pecca contro di me, fa torto all’anima sua; tutti quelli che m’odiano, amano la morte".

9:1 La sapienza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne, in numero di sette;

9:2 ha ammazzato i suoi animali, ha drogato il suo vino, ed ha anche apparecchiato la sua mensa.

9:3 Ha mandato fuori le sue ancelle, dall’alto dei luoghi elevati della città ella grida:

9:4 "Chi è sciocco venga qua!" A quelli che son privi di senno dice:

9:5 "Venite, mangiate del mio pane e bevete del vino che ho drogato!

9:6 Lasciate, o sciocchi, la stoltezza e vivrete, e camminate per la via dell’intelligenza!"

9:7 Chi corregge il beffardo s’attira vituperio, e chi riprende l’empio riceve affronto.

9:8 Non riprendere il beffardo, per tema che t’odi; riprendi il savio, e t’amerà.

9:9 Istruisci il savio e diventerai più savio che mai; ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere.

9:10 Il principio della sapienza è il timor dell’Eterno, e conoscere il Santo è l’intelligenza.

9:11 Poiché per mio mezzo ti saran moltiplicati i giorni, e ti saranno aumentati anni di vita.

9:12 Se sei savio, sei savio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

9:13 La follia è una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla, nulla.

9:14 Siede alla porta di casa, sopra una sedia, ne’ luoghi elevati della città,

9:15 per gridare a quelli che passan per la via, che van diritti per la loro strada:

9:16 "Chi è sciocco venga qua!" E a chi è privo di senno dice:

9:17 "Le acque rubate son dolci, e il pane mangiato di nascosto è soave".

9:18 Ma egli non sa che quivi sono i defunti, che i suoi convitati son nel fondo del soggiorno de’ morti.

10:1 Proverbi di Salomone. Un figliuol savio rallegra suo padre, ma un figliuolo stolto è il cordoglio di sua madre.

10:2 I tesori d’empietà non giovano, ma la giustizia libera dalla morte.

10:3 L’Eterno non permette che il giusto soffra la fame, ma respinge insoddisfatta l’avidità degli empi.

10:4 Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano dei diligenti fa arricchire.

10:5 Chi raccoglie nella estate è un figliuolo prudente, ma chi dorme durante la raccolta è un figliuolo che fa vergogna.

10:6 Benedizioni vengono sul capo dei giusti, ma la violenza cuopre la bocca degli empi.

10:7 La memoria del giusto e in benedizione, ma il nome degli empi marcisce.

10:8 Il savio di cuore accetta i precetti, ma lo stolto di labbra va in precipizio.

10:9 Chi cammina nella integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto.

10:10 Chi ammicca con l’occhio cagiona dolore, e lo stolto di labbra va in precipizio.

10:11 La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza.

10:12 L’odio provoca liti, ma l’amore cuopre ogni fallo.

10:13 Sulle labbra dell’uomo intelligente si trova la sapienza, ma il bastone è per il dosso di chi è privo di senno.

10:14 I savi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto e una rovina imminente.

10:15 I beni del ricco sono la sua città forte; la rovina de’ poveri è la loro povertà.

10:16 Il lavoro del giusto serve alla vita, le entrate dell’empio servono al peccato.

10:17 Chi tien conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione si smarrisce.

10:18 Chi dissimula l’odio ha labbra bugiarde, e chi spande la calunnia è uno stolto.

10:19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente.

10:20 La lingua del giusto è argento eletto; il cuore degli empi val poco.

10:21 Le labbra del giusto pascono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.

10:22 Quel che fa ricchi è la benedizione dell’Eterno e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla.

10:23 Commettere un delitto, per lo stolto, è come uno spasso; tale è la sapienza per l’uomo accorto.

10:24 All’empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quel che desiderano.

10:25 Come procella che passa, l’empio non è più, ma il giusto ha un fondamento eterno.

10:26 Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda.

10:27 Il timor dell’Eterno accresce i giorni ma gli anni degli empi saranno accorciati.

10:28 L’aspettazione dei giusti è letizia, ma la speranza degli empi perirà.

10:29 La via dell’Eterno è una fortezza per l’uomo integro, ma una rovina per gli operatori d’iniquità.

10:30 Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra.

10:31 La bocca del giusto sgorga sapienza, ma la lingua perversa sarà soppressa.

10:32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è grato, ma la bocca degli empi e piena di perversità.

11:1 La bilancia falsa è un abominio per l’Eterno, ma il peso giusto gli è grato.

11:2 Venuta la superbia, viene anche l’ignominia; ma la sapienza è con gli umili.

11:3 L’integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina.

11:4 Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva da morte.

11:5 La giustizia dell’uomo integro gli appiana la via, ma l’empio cade per la sua empietà.

11:6 La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restan presi nella loro propria malizia.

11:7 Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l’aspettazione degl’iniqui e annientata.

11:8 Il giusto è tratto fuor dalla distretta, e l’empio ne prende il posto.

11:9 Con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro perspicacia.

11:10 Quando i giusti prosperano, la città gioisce; ma quando periscono gli empi son gridi di giubilo.

11:11 Per la benedizione degli uomini retti la città è esaltata, ma è sovvertita dalla bocca degli empi.

11:12 Chi sprezza il prossimo è privo di senno, ma l’uomo accorto tace.

11:13 Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tien celata la cosa.

11:14 Quando manca una savia direzione il popolo cade; nel gran numero de’ consiglieri sta la salvezza.

11:15 Chi si fa mallevadore d’un altro ne soffre danno, ma chi odia la mallevadoria è sicuro.

11:16 La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini forti ottengon la ricchezza.

11:17 L’uomo benigno fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne.

11:18 L’empio fa un’opera fallace, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura.

11:19 Così la giustizia mena alla vita, ma chi va dietro al male s’incammina alla morte.

11:20 I perversi di cuore sono un abominio per l’Eterno, ma gl’integri nella loro condotta gli sono graditi.

11:21 No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la progenie dei giusti scamperà.

11:22 Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d’oro nel grifo d’un porco.

11:23 Il desiderio dei giusti è il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi e l’ira.

11:24 C’è chi spande liberalmente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del dovere e non fa che impoverire.

11:25 L’anima benefica sarà nell’abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato.

11:26 Chi detiene il grano è maledetto dal popolo, ma la benedizione è sul capo di chi lo vende.

11:27 Chi procaccia il bene s’attira benevolenza, ma chi cerca il male, male gl’incoglierà.

11:28 Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma i giusti rinverdiranno a guisa di fronde.

11:29 Chi getta lo scompiglio in casa sua erediterà vento, e lo stolto sarà lo schiavo di chi ha il cuor savio.

11:30 Il frutto del giusto è un albero di vita, e il savio fa conquista d’anime.

11:31 Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra, quanto più l’empio e il peccatore!

12:1 Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido.

12:2 L’uomo buono ottiene il favore dell’Eterno, ma l’Eterno condanna l’uomo pien di malizia.

12:3 L’uomo non diventa stabile con l’empietà, ma la radice dei giusti non sarà mai smossa.

12:4 La donna virtuosa è la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nell’ossa.

12:5 I pensieri dei giusti sono equità, ma i disegni degli empi son frode.

12:6 Le parole degli empi insidiano la vita, ma la bocca degli uomini retti procura liberazione.

12:7 Gli empi, una volta rovesciati, non sono più, ma la casa dei giusti rimane in piedi.

12:8 L’uomo è lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà sprezzato.

12:9 E’ meglio essere in umile stato ed avere un servo, che fare il borioso e mancar di pane.

12:10 Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma le viscere degli empi sono crudeli.

12:11 Chi coltiva la sua terra avrà pane da saziarsi, ma chi va dietro ai fannulloni e privo di senno.

12:12 L’empio agogna la preda de’ malvagi, ma la radice dei giusti porta il suo frutto.

12:13 Nel peccato delle labbra sta un’insidia funesta, ma il giusto uscirà dalla distretta.

12:14 Per il frutto della sua bocca l’uomo è saziato di beni, e ad ognuno è reso secondo l’opera delle sue mani.

12:15 La via dello stolto è diritta agli occhi suoi, ma chi ascolta i consigli è savio.

12:16 Lo stolto lascia scorger subito il suo cruccio, ma chi dissimula un affronto è uomo accorto.

12:17 Chi dice la verità proclama ciò ch’è giusto, ma il falso testimonio parla con inganno.

12:18 C’è chi, parlando inconsultamente trafigge come spada, ma la lingua de’ savi reca guarigione.

12:19 Il labbro veridico è stabile in perpetuo, ma la lingua bugiarda non dura che un istante.

12:20 L’inganno è nel cuore di chi macchina il male, ma per chi nutre propositi di pace v’è gioia.

12:21 Nessun male incoglie al giusto, ma gli empi son pieni di guai.

12:22 Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi.

12:23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuor degli stolti proclama la loro follia.

12:24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

12:25 Il cordoglio ch’è nel cuore dell’uomo l’abbatte, ma la parola buona lo rallegra.

12:26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

12:27 Il pigro non arrostisce la sua caccia, ma la solerzia è per l’uomo un tesoro prezioso.

12:28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via ch’essa traccia non v’è morte.

13:1 Il figliuol savio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

13:2 Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

13:3 Chi custodisce la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

13:4 L’anima del pigro desidera, e non ha nulla, ma l’anima dei diligenti sarà soddisfatta appieno.

13:5 Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri vituperio ed onta.

13:6 La giustizia protegge l’uomo che cammina nella integrità, ma l’empietà atterra il peccatore.

13:7 C’è chi fa il ricco e non ha nulla; c’è chi fa il povero e ha di gran beni.

13:8 La ricchezza d’un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

13:9 La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.

13:10 Dall’orgoglio non vien che contesa, ma la sapienza è con chi dà retta ai consigli.

13:11 La ricchezza male acquistata va scemando, ma chi accumula a poco a poco l’aumenta.

13:12 La speranza differita fa languire il cuore, ma il desiderio adempiuto è un albero di vita.

13:13 Chi sprezza la parola si costituisce, di fronte ad essa, debitore, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato.

13:14 L’insegnamento del savio è una fonte di vita per schivare le insidie della morte.

13:15 Buon senno procura favore, ma il procedere dei perfidi è duro.

13:16 Ogni uomo accorto agisce con conoscenza, ma l’insensato fa sfoggio di follia.

13:17 Il messo malvagio cade in sciagure, ma l’ambasciatore fedele reca guarigione.

13:18 Miseria e vergogna a chi rigetta la correzione, ma chi dà retta alla riprensione è onorato.

13:19 Il desiderio adempiuto è dolce all’anima, ma agl’insensati fa orrore l’evitare il male.

13:20 Chi va coi savi diventa savio, ma il compagno degl’insensati diventa cattivo.

13:21 Il male perseguita i peccatori ma il giusto è ricompensato col bene.

13:22 L’uomo buono lascia una eredità ai figli de’ suoi figli, ma la ricchezza del peccatore è riserbata al giusto.

13:23 Il campo lavorato dal povero dà cibo in abbondanza, ma v’è chi perisce per mancanza di equità.

13:24 Chi risparmia la verga odia il suo figliuolo, ma chi l’ama, lo corregge per tempo.

13:25 Il giusto ha di che mangiare a sazietà, ma il ventre degli empi manca di cibo.

14:1 La donna savia edifica la sua casa, ma la stolta l’abbatte con le proprie mani.

14:2 Chi cammina nella rettitudine teme l’Eterno, ma chi è pervertito nelle sue vie lo sprezza.

14:3 Nella bocca dello stolto germoglia la superbia, ma le labbra dei savi son la loro custodia.

14:4 Dove mancano i buoi è vuoto il granaio, ma l’abbondanza della raccolta sta nella forza del bove.

14:5 Il testimonio fedele non mentisce, ma il testimonio falso spaccia menzogne.

14:6 Il beffardo cerca la sapienza e non la trova, ma per l’uomo intelligente la scienza è cosa facile.

14:7 Vattene lungi dallo stolto; sulle sue labbra certo non hai trovato scienza.

14:8 La sapienza dell’uomo accorto sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti non è che inganno.

14:9 Gli insensati si burlano delle colpe commesse, ma il favore dell’Eterno sta fra gli uomini retti.

14:10 Il cuore conosce la sua propria amarezza, e alla sua gioia non può prender parte un estraneo.

14:11 La casa degli empi sarà distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorirà.

14:12 V’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte.

14:13 Anche ridendo, il cuore può esser triste; e l’allegrezza può finire in dolore.

14:14 Lo sviato di cuore avrà la ricompensa dal suo modo di vivere, e l’uomo dabbene, quella delle opere sue.

14:15 Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente bada ai suoi passi.

14:16 Il savio teme, ed evita il male; ma lo stolto è arrogante e presuntuoso.

14:17 Chi è pronto all’ira commette follie, e l’uomo pien di malizia diventa odioso.

14:18 Gli scemi ereditano stoltezza, ma i prudenti s’incoronano di scienza.

14:19 I malvagi si chinano dinanzi ai buoni, e gli empi alle porte de’ giusti.

14:20 Il povero è odiato anche dal suo compagno, ma gli amici del ricco son molti.

14:21 Chi sprezza il prossimo pecca, ma beato chi ha pietà dei miseri!

14:22 Quelli che meditano il male non son forse traviati? ma quelli che meditano il bene trovan grazia e fedeltà.

14:23 In ogni fatica v’è profitto, ma il chiacchierare mena all’indigenza.

14:24 La corona de’ savi è la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non è che follia.

14:25 Il testimonio verace salva delle vite, ma chi spaccia bugie non fa che ingannare.

14:26 V’è una gran sicurezza nel timor dell’Eterno; Egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme.

14:27 Il timor dell’Eterno è fonte di vita e fa schivare le insidie della morte.

14:28 La moltitudine del popolo è la gloria del re, ma la scarsezza de’ sudditi è la rovina del principe.

14:29 Chi è lento all’ira ha un gran buon senso, ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia.

14:30 Un cuor calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie dell’ossa.

14:31 Chi opprime il povero oltraggia Colui che l’ha fatto, ma chi ha pietà del bisognoso, l’onora.

14:32 L’empio è travolto dalla sua sventura, ma il giusto spera anche nella morte.

14:33 La sapienza riposa nel cuore dell’uomo intelligente, ma in mezzo agli stolti si fa tosto conoscere.

14:34 La giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli.

14:35 Il favore del re è per il servo prudente, ma la sua ira è per chi gli fa onta.

15:1 La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l’ira.

15:2 La lingua dei savi è ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia.

15:3 Gli occhi dell’Eterno sono in ogni luogo, osservando i cattivi ed i buoni.

15:4 La lingua che calma, è un albero di vita, ma la lingua perversa strazia lo spirito.

15:5 L’insensato disdegna l’istruzione di suo padre, ma chi tien conto della riprensione diviene accorto.

15:6 Nella casa del giusto v’è grande abbondanza, ma nell’entrate dell’empio c’è turbolenza.

15:7 Le labbra dei savi spargono scienza, ma non così il cuore degli stolti.

15:8 Il sacrifizio degli empi è in abominio all’Eterno, ma la preghiera degli uomini retti gli è grata.

15:9 La via dell’empio è in abominio all’Eterno, ma egli ama chi segue la giustizia.

15:10 Una dura correzione aspetta chi lascia la diritta via; chi odia la riprensione morrà.

15:11 Il soggiorno de’ morti e l’abisso stanno dinanzi all’Eterno; quanto più i cuori de’ figliuoli degli uomini!

15:12 Il beffardo non ama che altri lo riprenda; egli non va dai savi.

15:13 Il cuore allegro rende ilare il volto, ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto.

15:14 Il cuor dell’uomo intelligente cerca la scienza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

15:15 Tutt’i giorni dell’afflitto sono cattivi, ma il cuor contento è un convito perenne.

15:16 Meglio poco col timor dell’Eterno, che gran tesoro con turbolenza.

15:17 Meglio un piatto d’erbe, dov’è l’amore, che un bove ingrassato, dov’è l’odio.

15:18 L’uomo iracondo fa nascere contese, ma chi è lento all’ira acqueta le liti.

15:19 La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è piano.

15:20 Il figliuol savio rallegra il padre, ma l’uomo stolto disprezza sua madre.

15:21 La follia è una gioia per chi è privo di senno, ma l’uomo prudente cammina retto per la sua via.

15:22 I disegni falliscono, dove mancano i consigli; ma riescono, dove son molti i consiglieri.

15:23 Uno prova allegrezza quando risponde bene; e com’è buona una parola detta a tempo!

15:24 Per l’uomo sagace la via della vita mena in alto e gli fa evitare il soggiorno de’ morti, in basso.

15:25 L’Eterno spianta la casa dei superbi, ma rende stabili i confini della vedova.

15:26 I pensieri malvagi sono in abominio all’Eterno, ma le parole benevole son pure agli occhi suoi.

15:27 Chi è avido di lucro conturba la sua casa, ma chi odia i regali vivrà.

15:28 Il cuor del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvage.

15:29 L’Eterno è lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti.

15:30 Uno sguardo lucente rallegra il cuore; una buona notizia impingua l’ossa.

15:31 L’orecchio attento alla riprensione che mena a vita, dimorerà fra i savi.

15:32 Chi rigetta l’istruzione disprezza l’anima sua, ma chi dà retta alla riprensione acquista senno.

15:33 Il timor dell’Eterno è scuola di sapienza; e l’umiltà precede la gloria.

16:1 All’uomo, i disegni del cuore; ma la risposta della lingua vien dall’Eterno.

16:2 Tutte le vie dell’uomo a lui sembran pure, ma l’Eterno pesa gli spiriti.

16:3 Rimetti le cose tue nell’Eterno, e i tuoi disegni avran buona riuscita.

16:4 L’Eterno ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l’empio, per il dì della sventura.

16:5 Chi è altero d’animo è in abominio all’Eterno; certo è che non rimarrà impunito.

16:6 Con la bontà e con la fedeltà l’iniquità si espia, e col timor dell’Eterno si evita il male.

16:7 Quando l’Eterno gradisce le vie d’un uomo, riconcilia con lui anche i nemici.

16:8 Meglio poco con giustizia, che grandi entrate senza equità.

16:9 Il cuor dell’uomo medita la sua via, ma l’Eterno dirige i suoi passi.

16:10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina; quando pronunzia il giudizio la sua bocca non erra.

16:11 La stadera e le bilance giuste appartengono all’Eterno, tutti i pesi del sacchetto son opera sua.

16:12 I re hanno orrore di fare il male, perché il trono è reso stabile con la giustizia.

16:13 Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente.

16:14 Ira del re vuol dire messaggeri di morte, ma l’uomo savio la placherà.

16:15 La serenità del volto del re dà la vita, e il suo favore è come nube di pioggia primaverile.

16:16 L’acquisto della sapienza oh quanto è migliore di quello dell’oro, e l’acquisto dell’intelligenza preferibile a quel dell’argento!

16:17 La strada maestra dell’uomo retto è evitare il male; chi bada alla sua via preserva l’anima sua.

16:18 La superbia precede la rovina, e l’alterezza dello spirito precede la caduta.

16:19 Meglio esser umile di spirito coi miseri, che spartir la preda coi superbi.

16:20 Chi presta attenzione alla Parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nell’Eterno!

16:21 Il savio di cuore è chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.

16:22 Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita, ma la stoltezza è il castigo degli stolti.

16:23 Il cuore del savio gli rende assennata la bocca, e aumenta il sapere sulle sue labbra.

16:24 Le parole soavi sono un favo di miele: dolcezza all’anima, salute al corpo.

16:25 V’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte.

16:26 La fame del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola.

16:27 L’uomo cattivo va scavando ad altri del male, sulle sue labbra c’è come un fuoco divorante.

16:28 L’uomo perverso semina contese, e il maldicente disunisce gli amici migliori.

16:29 L’uomo violento trascina il compagno, e lo mena per una via non buona.

16:30 Chi chiude gli occhi per macchinar cose perverse, chi si morde le labbra, ha già compiuto il male.

16:31 I capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia.

16:32 Chi è lento all’ira val più del prode guerriero; chi padroneggia sé stesso val più di chi espugna città.

16:33 Si gettan le sorti nel grembo, ma ogni decisione vien dall’Eterno.

17:1 E’ meglio un tozzo di pan secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia.

17:2 Il servo sagace dominerà sul figlio che fa onta, e avrà parte all’eredità insieme coi fratelli.

17:3 La coppella è per l’argento e il fornello per l’oro, ma chi prova i cuori è l’Eterno.

17:4 Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.

17:5 Chi beffa il povero oltraggia Colui che l’ha fatto; chi si rallegra dell’altrui sventura non rimarrà impunito.

17:6 I figliuoli de’ figliuoli son la corona de’ vecchi, e i padri son la gloria dei loro figliuoli.

17:7 Un parlar solenne non s’addice all’uomo da nulla; quanto meno s’addicono ad un principe labbra bugiarde!

17:8 Il regalo è una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volga, egli riesce.

17:9 Chi copre i falli si procura amore, ma chi sempre vi torna su, disunisce gli amici migliori.

17:10 Un rimprovero fa più impressione all’uomo intelligente, che cento percosse allo stolto.

17:11 Il malvagio non cerca che ribellione, ma un messaggero crudele gli sarà mandato contro.

17:12 Meglio imbattersi in un’orsa derubata dei suoi piccini, che in un insensato nella sua follia.

17:13 Il male non si dipartirà dalla casa di chi rende il male per il bene.

17:14 Cominciare una contesa è dar la stura all’acqua; perciò ritirati prima che la lite s’inasprisca.

17:15 Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono ambedue in abominio all’Eterno.

17:16 A che serve il danaro in mano allo stolto? ad acquistar saviezza?… Ma se non ha senno!

17:17 L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella distretta.

17:18 L’uomo privo di senno dà la mano e fa sicurtà per altri davanti al suo prossimo.

17:19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta, cerca la rovina.

17:20 Chi ha il cuor falso non trova bene, e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura.

17:21 Chi genera uno stolto ne avrà cordoglio, e il padre dell’uomo da nulla non avrà gioia.

17:22 Un cuore allegro è un buon rimedio, ma uno spirito abbattuto secca l’ossa.

17:23 L’empio accetta regali di sottomano per pervertire le vie della giustizia.

17:24 La sapienza sta dinanzi a chi ha intelligenza, ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi confini della terra.

17:25 Il figliuolo stolto è il cordoglio del padre e l’amarezza di colei che l’ha partorito.

17:26 Non è bene condannare il giusto, foss’anche ad un’ammenda, né colpire i principi per la loro probità.

17:27 Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente.

17:28 Anche lo stolto, quando tace, passa per savio; chi tien chiuse le labbra è uomo intelligente.

18:1 Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e s’arrabbia contro tutto ciò ch’è profittevole.

18:2 Lo stolto prende piacere, non nella prudenza, ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore.

18:3 Quando viene l’empio, viene anche lo sprezzo; e, con la vergogna, viene l’obbrobrio.

18:4 Le parole della bocca d’un uomo sono acque profonde; la fonte di sapienza è un rivo che scorre perenne.

18:5 Non è bene aver per l’empio de’ riguardi personali, per far torto al giusto nel giudizio.

18:6 Le labbra dello stolto menano alle liti, e la sua bocca chiama le percosse.

18:7 La bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per l’anima sua.

18:8 Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere.

18:9 Anche colui ch’è infingardo nel suo lavoro è fratello del dissipatore.

18:10 Il nome dell’Eterno è una forte torre; il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio.

18:11 I beni del ricco son la sua città forte; son come un’alta muraglia… nella sua immaginazione.

18:12 Prima della rovina, il cuor dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria.

18:13 Chi risponde prima d’aver ascoltato, mostra la sua follia, e rimane confuso.

18:14 Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?

18:15 Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza, e l’orecchio dei savi la cerca.

18:16 I regali che uno fa gli apron la strada e gli dànno adito ai grandi.

18:17 Il primo a perorare la propria causa par che abbia ragione; ma vien l’altra parte, e scruta quello a fondo.

18:18 La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi.

18:19 Un fratello offeso è più inespugnabile d’una città forte; e le liti tra fratelli son come le sbarre d’un castello.

18:20 Col frutto della sua bocca l’uomo sazia il corpo; si sazia col provento delle sue labbra.

18:21 Morte e vita sono in potere della lingua; chi l’ama ne mangerà i frutti.

18:22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dall’Eterno.

18:23 Il povero parla supplicando, il ricco risponde con durezza.

18:24 Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma v’è tale amico, ch’è più affezionato d’un fratello.

19:1 Meglio un povero che cammina nella sua integrità, di colui ch’è perverso di labbra ed anche stolto.

19:2 L’ardore stesso, senza conoscenza, non è cosa buona: e chi cammina in fretta sbaglia strada.

19:3 La stoltezza dell’uomo ne perverte la via, ma il cuor di lui s’irrita contro l’Eterno.

19:4 Le ricchezze procurano gran numero d’amici, ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno.

19:5 Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne non avrà scampo.

19:6 Molti corteggiano l’uomo generoso, e tutti sono amici dell’uomo munificente.

19:7 Tutti i fratelli del povero l’odiano, quanto più gli amici suoi s’allontaneranno da lui! Ei li sollecita con parole, ma già sono scomparsi.

19:8 Chi acquista senno ama l’anima sua; e chi serba con cura la prudenza troverà del bene.

19:9 Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà.

19:10 Vivere in delizie non s’addice allo stolto; quanto meno s’addice allo schiavo dominare sui principi!

19:11 Il senno rende l’uomo lento all’ira, ed egli stima sua gloria il passar sopra le offese.

19:12 L’ira del re è come il ruggito d’un leone, ma il suo favore è come rugiada sull’erba.

19:13 Un figliuolo stolto è una grande sciagura per suo padre, e le risse d’una moglie sono il gocciolar continuo d’un tetto.

19:14 Casa e ricchezze sono un’eredità dei padri, ma una moglie giudiziosa è un dono dell’Eterno.

19:15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e l’anima indolente patirà la fame.

19:16 Chi osserva il comandamento ha cura dell’anima sua, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.

19:17 Chi ha pietà del povero presta all’Eterno, che gli contraccambierà l’opera buona.

19:18 Castiga il tuo figliuolo, mentre c’è ancora speranza, ma non ti lasciar andare sino a farlo morire.

19:19 L’uomo dalla collera violenta dev’esser punito; ché, se lo scampi, dovrai tornare daccapo.

19:20 Ascolta il consiglio e ricevi l’istruzione, affinché tu diventi savio per il resto della vita.

19:21 Ci sono molti disegni nel cuor dell’uomo, ma il piano dell’Eterno è quello che sussiste.

19:22 Ciò che rende caro l’uomo è la bontà, e un povero val più d’un bugiardo.

19:23 Il timor dell’Eterno mena alla vita; chi l’ha si sazia, e passa la notte non visitato da alcun male.

19:24 Il pigro tuffa la mano nel piatto, e non fa neppur tanto da portarla alla bocca.

19:25 Percuoti il beffardo, e il semplice si farà accorto; riprendi l’intelligente, e imparerà la scienza.

19:26 Il figlio che fa vergogna e disonore, rovina suo padre e scaccia sua madre.

19:27 Cessa, figliuol mio, d’ascoltar l’istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza.

19:28 Il testimonio iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli empi trangugia l’iniquità.

19:29 I giudici son preparati per i beffardi e le percosse per il dosso degli stolti.

20:1 Il vino è schernitore, la bevanda alcoolica è turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non è savio.

20:2 Il terrore che incute il re è come il ruggito d’un leone; chi lo irrita pecca contro la propria vita.

20:3 E’ una gloria per l’uomo l’astenersi dalle contese, ma chiunque è insensato mostra i denti.

20:4 Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla.

20:5 I disegni nel cuor dell’uomo sono acque profonde, ma l’uomo intelligente saprà attingervi.

20:6 Molta gente vanta la propria bontà; ma un uomo fedele chi lo troverà?

20:7 I figliuoli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui.

20:8 Il re, assiso sul trono dove rende giustizia, dissipa col suo sguardo ogni male.

20:9 Chi può dire: "Ho nettato il mio cuore, sono puro dal mio peccato?"

20:10 Doppio peso e doppia misura sono ambedue in abominio all’Eterno.

20:11 Anche il fanciullo dà a conoscere con i suoi atti se la sua condotta sarà pura e retta.

20:12 L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede, li ha fatti ambedue l’Eterno.

20:13 Non amare il sonno, che tu non abbia a impoverire; tieni aperti gli occhi, e avrai pane da saziarti.

20:14 "Cattivo! cattivo!" dice il compratore; ma, andandosene, si vanta dell’acquisto.

20:15 C’è dell’oro e abbondanza di perle, ma le labbra ricche di scienza son cosa più preziosa.

20:16 Prendigli il vestito, giacché ha fatta cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché s’è reso garante di stranieri.

20:17 Il pane frodato è dolce all’uomo; ma, dopo, avrà la bocca piena di ghiaia.

20:18 I disegni son resi stabili dal consiglio; fa’ dunque la guerra con una savia direzione.

20:19 Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra.

20:20 Chi maledice suo padre e sua madre, la sua lucerna si spegnerà nelle tenebre più fitte.

20:21 L’eredità acquistata troppo presto da principio, alla fine non sarà benedetta.

20:22 Non dire: "Renderò il male"; spera nell’Eterno, ed egli ti salverà.

20:23 Il peso doppio è in abominio all’Eterno, e la bilancia falsa non è cosa buona.

20:24 I passi dell’uomo li dirige l’Eterno; come può quindi l’uomo capir la propria via?

20:25 E’ pericoloso per l’uomo prender leggermente un impegno sacro, e non riflettere che dopo aver fatto un voto.

20:26 Il re savio passa gli empi al vaglio, dopo aver fatto passare la ruota su loro.

20:27 Lo spirito dell’uomo è una lucerna dell’Eterno che scruta tutti i recessi del cuore.

20:28 La bontà e la fedeltà custodiscono il re; e con la bontà egli rende stabile il suo trono.

20:29 La gloria dei giovani sta nella loro forza, e la bellezza dei vecchi, nella loro canizie.

20:30 Le battiture che piagano guariscono il male; e così le percosse che vanno al fondo delle viscere.

21:1 Il cuore del re, nella mano dell’Eterno, è come un corso d’acqua; egli lo volge dovunque gli piace.

21:2 Tutte le vie dell’uomo gli paion diritte, ma l’Eterno pesa i cuori.

21:3 Praticare la giustizia e l’equità è cosa che l’Eterno preferisce ai sacrifizi.

21:4 Gli occhi alteri e il cuor gonfio, lucerna degli empi, sono peccato.

21:5 I disegni dell’uomo diligente menano sicuramente all’abbondanza, ma chi troppo s’affretta non fa che cader nella miseria.

21:6 I tesori acquistati con lingua bugiarda sono un soffio fugace di gente che cerca la morte.

21:7 La violenza degli empi li porta via, perché rifiutano di praticare l’equità.

21:8 La via del colpevole è tortuosa, ma l’innocente opera con rettitudine.

21:9 Meglio abitare sul canto d’un tetto, che una gran casa con una moglie rissosa.

21:10 L’anima dell’empio desidera il male; il suo amico stesso non trova pietà agli occhi di lui.

21:11 Quando il beffardo è punito, il semplice diventa savio; e quando s’istruisce il savio, egli acquista scienza.

21:12 Il Giusto tien d’occhio la casa dell’empio, e precipita gli empi nelle sciagure.

21:13 Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, e non gli sarà risposto.

21:14 Un dono fatto in segreto placa la collera, e un regalo dato di sottomano, l’ira violenta.

21:15 Far ciò ch’è retto è una gioia per il giusto, ma è una rovina per gli artefici d’iniquità.

21:16 L’uomo che erra lungi dalle vie del buon senso, riposerà nell’assemblea dei trapassati.

21:17 Chi ama godere sarà bisognoso, chi ama il vino e l’olio non arricchirà.

21:18 L’empio serve di riscatto al giusto; e il perfido, agli uomini retti.

21:19 Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa.

21:20 In casa del savio c’è dei tesori preziosi e dell’olio, ma l’uomo stolto dà fondo a tutto.

21:21 Chi ricerca la giustizia e la bontà troverà vita, giustizia e gloria.

21:22 Il savio dà la scalata alla città dei forti, e abbatte il baluardo in cui essa confidava.

21:23 Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva l’anima sua dalle distrette.

21:24 Il nome del superbo insolente è: beffardo; egli fa ogni cosa con furore di superbia.

21:25 I desideri del pigro l’uccidono perché le sue mani rifiutano di lavorare.

21:26 C’è chi da mane a sera brama avidamente, ma il giusto dona senza mai rifiutare.

21:27 Il sacrifizio dell’empio è cosa abominevole; quanto più se l’offre con intento malvagio!

21:28 Il testimonio bugiardo perirà, ma l’uomo che ascolta potrà sempre parlare.

21:29 L’empio fa la faccia tosta, ma l’uomo retto rende ferma la sua condotta.

21:30 Non c’è sapienza, non intelligenza, non consiglio che valga contro l’Eterno.

21:31 Il cavallo è pronto per il dì della battaglia, ma la vittoria appartiene all’Eterno.

22:1 La buona riputazione è da preferirsi alle molte ricchezze; e la stima, all’argento e all’oro.

22:2 Il ricco e il povero s’incontrano; l’Eterno li ha fatti tutti e due.

22:3 L’uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma i semplici tirano innanzi, e ne portan la pena.

22:4 Il frutto dell’umiltà e del timor dell’Eterno è ricchezza e gloria e vita.

22:5 Spine e lacci sono sulla via del perverso; chi ha cura dell’anima sua se ne tien lontano.

22:6 Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se e dipartirà.

22:7 Il ricco signoreggia sui poveri, e chi prende in prestito è schiavo di chi presta.

22:8 Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta.

22:9 L’uomo dallo sguardo benevolo sarà benedetto, perché dà del suo pane al povero.

22:10 Caccia via il beffardo, se n’andranno le contese, e cesseran le liti e gli oltraggi.

22:11 Chi ama la purità del cuore e ha la grazia sulle labbra, ha il re per amico.

22:12 Gli occhi dell’Eterno proteggono la scienza, ma egli rende vane le parole del perfido.

22:13 Il pigro dice: "Là fuori c’è un leone; sarò ucciso per la strada".

22:14 La bocca delle donne corrotte è una fossa profonda; colui ch’è in ira all’Eterno, vi cadrà dentro.

22:15 La follia è legata al cuore del fanciullo, ma la verga della correzione l’allontanerà da lui.

22:16 Chi opprime il povero, l’arricchisce; chi dona al ricco, non fa che impoverirlo.

22:17 Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei Savi ed applica il cuore alla mia scienza.

22:18 Ti sarà dolce custodirle in petto, e averle tutte pronte sulle tue labbra.

22:19 Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nell’Eterno.

22:20 Non ho io già da tempo scritto per te consigli e insegnamenti

22:21 per farti conoscere cose certe, parole vere, onde tu possa risponder parole vere a chi t’interroga?

22:22 Non derubare il povero perch’è povero, e non opprimere il misero alla porta;

22:23 ché l’Eterno difenderà la loro causa, e spoglierà della vita chi avrà spogliato loro.

22:24 Non fare amicizia con l’uomo iracondo e non andare con l’uomo violento,

22:25 che tu non abbia ad imparare le sue vie e ad esporre a un’insidia l’anima tua.

22:26 Non esser di quelli che dan la mano, che fanno sicurtà per debiti.

22:27 Se non hai di che pagare, perché esporti a farti portar via il letto?

22:28 Non spostare il termine antico, che fu messo dai tuoi padri.

22:29 Hai tu veduto un uomo spedito nelle sue faccende? Egli starà al servizio dei re; non starà al servizio della gente oscura.

23:1 Quando ti siedi a mensa con un principe, rifletti bene a chi ti sta dinanzi;

23:2 e mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo.

23:3 Non bramare i suoi bocconi delicati; sono un cibo ingannatore.

23:4 Non t’affannare per diventar ricco, smetti dall’applicarvi la tua intelligenza.

23:5 Vuoi tu fissar lo sguardo su ciò che scompare? Giacché la ricchezza si fa dell’ali, come l’aquila che vola verso il cielo.

23:6 Non mangiare il pane di chi ha l’occhio maligno e non bramare i suoi cibi delicati;

23:7 poiché, nell’intimo suo, egli è calcolatore: "Mangia e bevi!" ti dirà; ma il cuor suo non è con te.

23:8 Vomiterai il boccone che avrai mangiato, e avrai perduto le tue belle parole.

23:9 Non rivolger la parola allo stolto, perché sprezzerà il senno de’ tuoi discorsi.

23:10 Non spostare il termine antico, e non entrare nei campi degli orfani;

23:11 ché il Vindice loro è potente; egli difenderà la causa loro contro di te.

23:12 Applica il tuo cuore all’istruzione, e gli orecchi alle parole della scienza.

23:13 Non risparmiare la correzione al fanciullo; se lo batti con la verga, non ne morrà;

23:14 lo batterai con la verga, ma libererai l’anima sua dal soggiorno de’ morti.

23:15 Figliuol mio, se il tuo cuore e savio, anche il mio cuore si rallegrerà;

23:16 le viscere mie esulteranno quando le tue labbra diranno cose rette.

23:17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma perseveri sempre nel timor dell’Eterno;

23:18 poiché c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà frustrata.

23:19 Ascolta, figliuol mio, sii savio, e dirigi il cuore per la diritta via.

23:20 Non esser di quelli che son bevitori di vino, che son ghiotti mangiatori di carne;

23:21 ché il beone ed il ghiotto impoveriranno e i dormiglioni n’andran vestiti di cenci.

23:22 Da’ retta a tuo padre che t’ha generato, e non disprezzar tua madre quando sarà vecchia.

23:23 Acquista verità e non la vendere, acquista sapienza, istruzione e intelligenza.

23:24 Il padre del giusto esulta grandemente; chi ha generato un savio, ne avrà gioia.

23:25 Possan tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire colei che t’ha partorito!

23:26 Figliuol mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie;

23:27 perché la meretrice è una fossa profonda, e la straniera, un pozzo stretto.

23:28 Anch’essa sta in agguato come un ladro, e accresce fra gli uomini il numero de’ traditori.

23:29 Per chi sono gli "ahi"? per chi gli "ahimè"? per chi le liti? per chi i lamenti? per chi le ferite senza ragione? per chi gli occhi rossi?

23:30 Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vin drogato.

23:31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel calice e va giù così facilmente!

23:32 Alla fine, esso morde come un serpente e punge come un basilisco.

23:33 I tuoi occhi vedranno cose strane, il tuo cuore farà dei discorsi pazzi.

23:34 Sarai come chi giace in mezzo al mare, come chi giace in cima a un albero di nave.

23:35 Dirai: "M’hanno picchiato… e non m’han fatto male; m’hanno percosso… e non me ne sono accorto; quando mi sveglierò?… tornerò a cercarne ancora!"

24:1 Non portare invidia ai malvagi, e non desiderare di star con loro,

24:2 perché il loro cuore medita rapine, e le loro labbra parlan di nuocere.

24:3 La casa si edifica con la sapienza, e si rende stabile con la prudenza;

24:4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze d’ogni specie di beni preziosi e gradevoli.

24:5 L’uomo savio è pien di forza, e chi ha conoscimento accresce la sua potenza;

24:6 infatti, con savie direzioni potrai condur bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero de’ consiglieri.

24:7 La sapienza è troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca alla porta di città.

24:8 Chi pensa a mal fare sarà chiamato esperto in malizia.

24:9 I disegni dello stolto sono peccato, e il beffardo è l’abominio degli uomini.

24:10 Se ti perdi d’animo nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca.

24:11 Libera quelli che son condotti a morte, e salva quei che, vacillando, vanno al supplizio.

24:12 Se dici: "Ma noi non ne sapevamo nulla!…" Colui che pesa i cuori, non lo vede egli? Colui che veglia sull’anima tua non lo sa forse? E non renderà egli a ciascuno secondo le opere sue?

24:13 Figliuol mio, mangia del miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato.

24:14 Così conosci la sapienza per il bene dell’anima tua! Se la trovi, c’è un avvenire, e la speranza tua non sarà frustrata.

24:15 O empio, non tendere insidie alla dimora del giusto! non devastare il luogo ove riposa!

24:16 ché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi son travolti dalla sventura.

24:17 Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand’è rovesciato, il cuor tuo non ne gioisca,

24:18 che l’Eterno nol vegga e gli dispiaccia e non storni l’ira sua da lui.

24:19 Non t’irritare a motivo di chi fa il male, e non portare invidia agli empi;

24:20 perché non c’è avvenire per il malvagio; la lucerna degli empi sarà spenta.

24:21 Figliuol mio, temi l’Eterno e il re, e non far lega cogli amatori di novità;

24:22 la loro calamità sopraggiungerà improvvisa, e chi sa la triste fine dei loro anni?

24:23 Anche queste sono massime dei Savi. Non è bene, in giudizio, aver de’ riguardi personali.

24:24 Chi dice all’empio: "Tu sei giusto", i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni.

24:25 Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene, e su loro scenderanno benedizione e prosperità.

24:26 Dà un bacio sulle labbra chi dà una risposta giusta.

24:27 Metti in buon ordine gli affari tuoi di fuori, metti in assetto i tuoi campi, poi ti fabbricherai la casa.

24:28 Non testimoniare, senza motivo, contro il tuo prossimo; vorresti tu farti ingannatore con le tue parole?

24:29 Non dire: "Come ha fatto a me così farò a lui; renderò a costui secondo l’opera sua".

24:30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno;

24:31 ed ecco le spine vi crescean da per tutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina.

24:32 Considerai la cosa, e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione:

24:33 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

24:34 e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato.

25:1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda.

25:2 E’ gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell’investigarle.

25:3 L’altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare.

25:4 Togli dall’argento le scorie, e ne uscirà un vaso per l’artefice;

25:5 togli l’empio dalla presenza del re, e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia.

25:6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re, e non ti porre nel luogo dei grandi;

25:7 poiché è meglio ti sia detto: "Sali qui", anziché essere abbassato davanti al principe che gli occhi tuoi hanno veduto.

25:8 Non t’affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t’avrà svergognato.

25:9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto d’un altro,

25:10 onde chi t’ode non t’abbia a vituperare, e la tua infamia non si cancelli più.

25:11 Le parole dette a tempo son come pomi d’oro in vasi d’argento cesellato.

25:12 Per un orecchio docile, chi riprende con saviezza è un anello d’oro, un ornamento d’oro fino.

25:13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mèsse; esso ristora l’anima del suo padrone.

25:14 Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.

25:15 Con la pazienza si piega un principe, e la lingua dolce spezza dell’ossa.

25:16 Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta; che, satollandotene, tu non abbia poi a vomitarlo.

25:17 Metti di rado il piede in casa del prossimo, ond’egli, stufandosi di te, non abbia ad odiarti.

25:18 L’uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta.

25:19 La fiducia in un perfido, nel dì della distretta, è un dente rotto, un piede slogato.

25:20 Cantar delle canzoni a un cuor dolente è come togliersi l’abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro.

25:21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare: se ha sete, dagli dell’acqua da bere;

25:22 ché, così, raunerai dei carboni accesi sul suo capo, e l’Eterno ti ricompenserà.

25:23 Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso.

25:24 Meglio abitare sul canto d’un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa.

25:25 Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata.

25:26 Il giusto che vacilla davanti all’empio, è come una fontana torbida e una sorgente inquinata.

25:27 Mangiar troppo miele non è bene ma scrutare cose difficili è un onore.

25:28 L’uomo che non si sa padroneggiare, è una città smantellata, priva di mura.

26:1 Come la neve non conviene all’estate, né la pioggia al tempo della mèsse, così non conviene la gloria allo stolto.

26:2 Come il passero vaga qua e là e la rondine vola, così la maledizione senza motivo, non raggiunge l’effetto.

26:3 La frusta per il cavallo, la briglia per l’asino, e il bastone per il dosso degli stolti.

26:4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare.

26:5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia a credersi savio.

26:6 Chi affida messaggi a uno stolto si taglia i piedi e s’abbevera di pene.

26:7 Come le gambe dello zoppo son senza forza, così è una massima in bocca degli stolti.

26:8 Chi onora uno stolto fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi.

26:9 Una massima in bocca agli stolti è come un ramo spinoso in mano a un ubriaco.

26:10 Chi impiega lo stolto e il primo che capita, è come un arciere che ferisce tutti.

26:11 Lo stolto che ricade nella sua follia, è come il cane che torna al suo vomito.

26:12 Hai tu visto un uomo che si crede savio? C’è più da sperare da uno stolto che da lui.

26:13 Il pigro dice: "C’è un leone nella strada, c’è un leone per le vie!"

26:14 Come la porta si volge sui cardini così il pigro sul suo letto.

26:15 Il pigro tuffa la mano nel piatto; gli par fatica riportarla alla bocca.

26:16 Il pigro si crede più savio di sette uomini che dànno risposte sensate.

26:17 Il passante che si riscalda per una contesa che non lo concerne, è come chi afferra un cane per le orecchie.

26:18 Come un pazzo che avventa tizzoni, frecce e morte,

26:19 così è colui che inganna il prossimo, e dice: "Ho fatto per ridere!"

26:20 Quando mancan le legna, il fuoco si spegne; e quando non c’è maldicente, cessan le contese.

26:21 Come il carbone da la brace, e le legna dànno la fiamma, così l’uomo rissoso accende le liti.

26:22 Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere.

26:23 Labbra ardenti e un cuor malvagio son come schiuma d’argento spalmata sopra un vaso di terra.

26:24 Chi odia, parla con dissimulazione; ma, dentro, cova la frode.

26:25 Quando parla con voce graziosa, non te ne fidare, perché ha sette abominazioni in cuore.

26:26 L’odio suo si nasconde sotto la finzione, ma la sua malvagità si rivelerà nell’assemblea.

26:27 Chi scava una fossa vi cadrà, e la pietra torna addosso a chi la rotola.

26:28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito, e la bocca lusinghiera produce rovina.

27:1 Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre.

27:2 Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra.

27:3 La pietra è grave e la rena pesante, ma l’irritazione dello stolto pesa più dell’uno e dell’altra.

27:4 L’ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?

27:5 Meglio riprensione aperta, che amore occulto.

27:6 Fedeli son le ferite di chi ama; frequenti i baci di chi odia.

27:7 Chi è sazio calpesta il favo di miele; ma, per chi ha fame, ogni cosa amara è dolce.

27:8 Come l’uccello che va ramingo lungi dal nido, così è l’uomo che va ramingo lungi da casa.

27:9 L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza d’un amico coi suoi consigli cordiali.

27:10 Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel dì della tua sventura; un vicino dappresso val meglio d’un fratello lontano.

27:11 Figliuol mio, sii savio e rallegrami il cuore, così potrò rispondere a chi mi vitupera.

27:12 L’uomo accorto vede il male e si nasconde, ma gli scempi passan oltre e ne portan la pena.

27:13 Prendigli il vestito giacché ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché s’è reso garante di stranieri.

27:14 Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sarà considerato come se lo maledicesse.

27:15 Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia e una donna rissosa son cose che si somigliano.

27:16 Chi la vuol trattenere vuol trattenere il vento, e stringer l’olio nella sua destra.

27:17 Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro.

27:18 Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto; e chi veglia sul suo padrone sarà onorato.

27:19 Come nell’acqua il viso risponde al viso, così il cuor dell’uomo risponde al cuore dell’uomo.

27:20 Il soggiorno dei morti e l’abisso sono insaziabili, e insaziabili son gli occhi degli uomini.

27:21 Il crogiuolo è per l’argento, il forno fusorio per l’oro, e l’uomo è provato dalla bocca di chi lo loda.

27:22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio in mezzo al grano col pestello, la sua follia non lo lascerebbe.

27:23 Guarda di conoscer bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandre;

27:24 perché le ricchezze non duran sempre, e neanche una corona dura d’età in età.

27:25 Quando è levato il fieno, subito rispunta la fresca verdura e le erbe dei monti sono raccolte.

27:26 Gli agnelli ti dànno da vestire, i becchi di che comprarti un campo,

27:27 e il latte delle capre basta a nutrir te, a nutrir la tua famiglia e a far vivere le tue serve.

28:1 L’empio fugge senza che alcuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone.

28:2 Per i suoi misfatti i capi d’un paese son numerosi, ma, con un uomo intelligente e pratico delle cose, l’ordine dura.

28:3 Un povero che opprime i miseri è come una pioggia che devasta e non dà pane.

28:4 Quelli che abbandonano la legge, lodano gli empi; ma quelli che l’osservano, fan loro la guerra.

28:5 Gli uomini dati al male non comprendono ciò ch’è giusto, ma quelli che cercano l’Eterno comprendono ogni cosa.

28:6 Meglio il povero che cammina nella sua integrità, del perverso che cammina nella doppiezza, ed è ricco.

28:7 Chi osserva la legge è un figliuolo intelligente, ma il compagno dei ghiottoni fa vergogna a suo padre.

28:8 Chi accresce i suoi beni con gl’interessi e l’usura, li aduna per colui che ha pietà dei poveri.

28:9 Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio.

28:10 Chi induce i giusti a battere una mala via cadrà egli stesso nella fossa che ha scavata; ma gli uomini integri erediteranno il bene.

28:11 Il ricco si reputa savio, ma il povero ch’è intelligente, lo scruta.

28:12 Quando i giusti trionfano, la gloria è grande; ma, quando gli empi s’innalzano, la gente si nasconde.

28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

28:14 Beato l’uomo ch’è sempre timoroso! ma chi indura il suo cuore cadrà nella sfortuna.

28:15 Un empio che domina un popolo povero, è un leone ruggente, un orso affamato.

28:16 Il principe senza prudenza fa molte estorsioni, ma chi odia il lucro disonesto prolunga i suoi giorni.

28:17 L’uomo su cui pesa un omicidio, fuggirà fino alla fossa; nessuno lo fermi!

28:18 Chi cammina integramente sarà salvato, ma il perverso che batte doppie vie, cadrà a un tratto.

28:19 Chi lavora la sua terra avrà abbondanza di pane; ma chi va dietro ai fannulloni avrà abbondanza di miseria.

28:20 L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni, ma chi ha fretta d’arricchire non rimarrà impunito.

28:21 Aver de’ riguardi personali non è bene; per un pezzo di pane l’uomo talvolta diventa trasgressore.

28:22 L’uomo invidioso ha fretta d’arricchire, e non sa che gli piomberà addosso la miseria.

28:23 Chi riprende qualcuno gli sarà alla fine più accetto di chi lo lusinga con le sue parole.

28:24 Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: "Non è un delitto!", è compagno del dissipatore.

28:25 Chi ha l’animo avido fa nascere contese, ma chi confida nell’Eterno sarà saziato.

28:26 Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina saviamente scamperà.

28:27 Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno, ma colui che chiude gli occhi, sarà coperto di maledizioni.

28:28 Quando gli empi s’innalzano, la gente si nasconde; ma quando periscono, si moltiplicano i giusti.

29:1 L’uomo che, essendo spesso ripreso, irrigidisce il collo, sarà di subito fiaccato, senza rimedio.

29:2 Quando i giusti son numerosi, il popolo si rallegra: ma quando domina l’empio, il popolo geme.

29:3 L’uomo che ama la sapienza, rallegra suo padre; ma chi frequenta le meretrici dissipa i suoi beni.

29:4 Il re, con la giustizia, rende stabile il paese; ma chi pensa solo a imporre tasse, lo rovina.

29:5 L’uomo che lusinga il prossimo, gli tende una rete davanti ai piedi.

29:6 Nella trasgressione del malvagio v’è un’insidia; ma il giusto canta e si rallegra.

29:7 Il giusto prende conoscenza della causa de’ miseri, ma l’empio non ha intendimento né conoscenza.

29:8 I beffardi soffian nel fuoco delle discordie cittadine, ma i savi calmano le ire.

29:9 Se un savio viene a contesa con uno stolto, quello va in collera e ride, e non c’è da intendersi.

29:10 Gli uomini di sangue odiano chi è integro, ma gli uomini retti ne proteggono la vita.

29:11 Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il savio rattiene la propria.

29:12 Quando il sovrano dà retta alle parole menzognere, tutti i suoi ministri sono empi.

29:13 Il povero e l’oppressore s’incontrano; l’Eterno illumina gli occhi d’ambedue.

29:14 Il re che fa ragione ai miseri secondo verità, avrà il trono stabilito in perpetuo.

29:15 La verga e la riprensione dànno sapienza; ma il fanciullo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre.

29:16 Quando abbondano gli empi, abbondano le trasgressioni; ma i giusti ne vedranno la ruina.

29:17 Correggi il tuo figliuolo; egli ti darà conforto, e procurerà delizie all’anima tua.

29:18 Quando non c’è visioni, il popolo è senza freno; ma beato colui che osserva la legge!

29:19 Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce.

29:20 Hai tu visto un uomo precipitoso nel suo parlare? C’è più da sperare da uno stolto che da lui.

29:21 Se uno alleva delicatamente da fanciullo il suo servo, questo finirà per voler essere figliuolo.

29:22 L’uomo iracondo fa nascere contese, e l’uomo collerico abbonda in trasgressioni.

29:23 L’orgoglio abbassa l’uomo, ma chi è umile di spirito ottiene gloria.

29:24 Chi fa società col ladro odia l’anima sua; egli ode la esecrazione e non dice nulla.

29:25 La paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell’Eterno è al sicuro.

29:26 Molti cercano il favore del principe, ma l’Eterno fa giustizia ad ognuno.

29:27 L’uomo iniquo è un abominio per i giusti, e colui che cammina rettamente è un abominio per gli empi.

30:1 Parole di Agur, figliuolo di Jaké. Sentenze pronunziate da quest’uomo per Itiel, per Itiel ed Ucal.

30:2 Certo, io sono più stupido d’ogni altro, e non ho l’intelligenza d’un uomo.

30:3 Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo.

30:4 Chi è salito in cielo e n’è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuse l’acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome del suo figlio? Lo sai tu?

30:5 Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui.

30:6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ch’egli non t’abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo.

30:7 Io t’ho chiesto due cose: non me le rifiutare, prima ch’io muoia:

30:8 allontana da me vanità e parola mendace; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che m’è necessario,

30:9 ond’io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: "Chi è l’Eterno?" ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.

30:10 Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch’ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.

30:11 V’è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.

30:12 V’è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura.

30:13 V’è una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe.

30:14 V’è una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini.

30:15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: "Dammi" "dammi!". Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: "Basta!"

30:16 Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d’acqua, e il fuoco, che non dice mai: "Basta!"

30:17 L’occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d’ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.

30:18 Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch’io non capisco:

30:19 la traccia dell’aquila nell’aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell’uomo nella giovane.

30:20 Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: "Non ho fatto nulla di male!"

30:21 Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non può sopportare:

30:22 per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà,

30:23 per una donna, non mai chiesta, quando giunge a maritarsi, e per una serva quando diventa erede della padrona.

30:24 Ci son quattro animali fra i più piccoli della terra, e nondimeno pieni di saviezza:

30:25 le formiche, popolo senza forze, che si preparano il cibo durante l’estate;

30:26 i conigli, popolo non potente, che fissano la loro dimora nelle rocce;

30:27 le locuste, che non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere;

30:28 la lucertola, che puoi prender con le mani, eppur si trova nei palazzi dei re.

30:29 Queste tre creature hanno una bella andatura, anche queste quattro hanno un passo magnifico:

30:30 il leone, ch’è il più forte degli animali, e non indietreggia dinanzi ad alcuno;

30:31 il cavallo dai fianchi serrati, il capro, e il re alla testa dei suoi eserciti.

30:32 Se hai agito follemente cercando d’innalzarti, o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca;

30:33 perché, come chi sbatte la panna ne fa uscire il burro, chi comprime il naso ne fa uscire il sangue, così chi spreme l’ira ne fa uscire contese.

31:1 Parole del re Lemuel. Sentenze con le quali sua madre lo ammaestrò.

31:2 Che ti dirò, figlio mio? che ti dirò, figlio delle mie viscere? che ti dirò, o figlio dei miei voti?

31:3 Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che perdono i re.

31:4 Non s’addice ai re, o Lemuel, non s’addice ai re bere del vino, né ai principi, bramar la cervogia:

31:5 che a volte, avendo bevuto, non dimentichino la legge, e non disconoscano i diritti d’ogni povero afflitto.

31:6 Date della cervogia a chi sta per perire, e del vino a chi ha l’anima amareggiata;

31:7 affinché bevano, dimentichino la loro miseria, e non si ricordin più dei loro travagli.

31:8 Apri la tua bocca in favore del mutolo, per sostener la causa di tutti i derelitti;

31:9 apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa’ ragione al misero ed al bisognoso.

31:10 Elogio della donna forte e virtuosa. Una donna forte e virtuosa chi la troverà? il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.

31:11 Il cuore del suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste.

31:12 Ella gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita.

31:13 Ella si procura della lana e del lino, e lavora con diletto con le proprie mani.

31:14 Ella è simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano.

31:15 Ella si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue donne di servizio.

31:16 Ella posa gli occhi sopra un campo, e l’acquista; col guadagno delle sue mani pianta una vigna.

31:17 Ella si ricinge di forza i fianchi, e fa robuste le sue braccia.

31:18 Ella s’accorge che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte.

31:19 Ella mette la mano alla ròcca, e le sue dita maneggiano il fuso.

31:20 Ella stende le palme al misero, e porge le mani al bisognoso.

31:21 Ella non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana scarlatta.

31:22 Ella si fa dei tappeti, ha delle vesti di lino finissimo e di porpora.

31:23 Il suo marito è rispettato alle porte, quando si siede fra gli Anziani del paese.

31:24 Ella fa delle tuniche e le vende, e delle cinture che dà al mercante.

31:25 Forza e dignità sono il suo manto, ed ella si ride dell’avvenire.

31:26 Ella apre la bocca con sapienza, ed ha sulla lingua insegnamenti di bontà.

31:27 Ella sorveglia l’andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia.

31:28 I suoi figliuoli sorgono e la proclaman beata, e il suo marito la loda, dicendo:

31:29 "Molte donne si son portate valorosamente, ma tu le superi tutte"!

31:30 La grazia è fallace e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme l’Eterno è quella che sarà lodata.

31:31 Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte!


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